Ciclismo - Preparazione al Ciclismo





Descrizione delle sostanze doping della lista del C.I.O.
dal  Medical Economics Italia, 1998

Premessa

Il doping consiste nell�utilizzo di sostanze e metodi proibiti allo scopo di migliorare le prestazioni sportive.

Per il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) il doping � "contrario ai principi di lealt� e correttezza nelle competizioni sportive, ai valori culturali dello sport, alla sua funzione di valorizzazione delle genuine potenzialit� fisiche e delle qualit� morali degli atleti".

L�utilizzo dei farmaci proibiti dai regolamenti internazionali, inoltre, � sempre molto pericoloso per la salute e spesso inutile ai fini di un miglioramento della performance sportiva.

Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) stila l�elenco delle sostanze da considerarsi "dopanti"; i comitati olimpici nazionali hanno, invece, il compito di coordinare i controlli sugli atleti, stabilire le sanzioni e sensibilizzare gli sportivi sul problema.

Sono qui descritte le principali sostanze dopanti vietate dal CIO, il loro meccanismo d�azione, gli usi terapeutici e i rischi per la salute derivanti dal loro impiego.

Anabolizzanti

Steroidi anabolizzanti

Classe C delle sostanze proibite

Sono farmaci che agiscono in maniera simile al testosterone, il pi� importante ormone maschile, che determina e regola il normale sviluppo fisico e sessuale. Il loro effetto anabolizzante si riferisce, invece, alla capacit� di stimolare la sintesi delle proteine. Per queste propriet� sono impiegati terapeuticamente nel trattamento delle patologie derivate da un�insufficiente produzione di testosterone o da un�eccessiva distruzione delle proteine. In ambito sportivo sono usati perch� in grado di sviluppare la massa muscolare e aumentare resistenza e forza.

Gli effetti collaterali degli steroidi anabolizzanti non lasciano dubbi sulla loro pericolosit�: rottura dei tendini sotto sforzo, ipertensione, infarto, trombosi, arresto cardiaco, psicosi paranoidi, stati maniaco-depressivi e aumento dell�aggressivit�. Ancora pi� devastanti e frequenti sono le conseguenze per la sfera sessuale: diminuzione delle dimensioni e della funzionalit� dei testicoli, impotenza e infertilit� nell�uomo; acne grave, cisti sebacee, perdita dei capelli, mascolinizzazione irreversibile e alterazione del timbro vocale nella donna.

Beta 2 agonisti

Classe C delle sostanze proibite

Si tratta di farmaci broncodilatatori, utilizzati nella terapia dell�asma e di altre malattie respiratorie: agiscono sulla muscolatura bronchiale favorendo il transito dell�aria. Nei primi anni �80 si avanz� l�ipotesi, rivelatasi in seguito completamente infondata, che i beta 2 agonisti potessero aumentare la massa muscolare (effetto anabolizzante). In ambito sportivo, quindi, l�unica applicazione utile di questi farmaci � la somministrazione, sotto controllo medico, ad atleti asmatici; tuttavia, il lungo elenco di effetti collaterali (tremore, insonnia, stanchezza, tachicardia, allucinazioni visive ecc.), non giustifica quasi mai il loro impiego.

Ormoni peptidici e glicoproteici

Corticotropina (ACTH)

Classe E delle sostanze proibite

� un ormone secreto dall�ipofisi; stimola la produzione, da parte delle ghiandole surrenali, di ormoni glucocorticoidi necessari al mantenimento dell�equilibrio idrico e metabolico. � usata principalmente a scopo diagnostico, per valutare la funzionalit� del surrene in particolari patologie. La sua diffusione in ambito sportivo � assolutamente immotivata: � ritenuta una sostanza anabolizzante, ma non esiste alcuna ricerca scientifica che lo dimostri. Sono ben noti, invece, gli effetti collaterali legati al suo impiego: ritenzione idrica, iperglicemia, disturbi gastrointestinali, osteoporosi, acne e aumento dei peli corporei.

Eritropoietina (EPO)

Classe E delle sostanze proibite

L�eritropoietina � l�ormone che stimola la produzione di globuli rossi. Negli anni �80 si � cominciato a sintetizzarla con tecniche di biotecnologia; ci� ha portato ad un�ampia diffusione terapeutica di questo farmaco, per il trattamento di varie forme di anemia. L�EPO aumenta la capacit� del sangue di trasportare l�ossigeno ai tessuti e ai muscoli, garantendo una migliore resistenza agli sforzi prolungati e un pi� rapido recupero fisico. Per questo motivo � impiegata negli sport "di fatica", come il ciclismo, nei quali ha sostituito la pratica delle autotrasfusioni.

L�aumento del numero di globuli rossi indotto dall�EPO rende il sangue pi� viscoso causando ipertensione arteriosa, noto fattore di rischio per malattie cardiovascolari (infarto, ictus); l�uso di EPO pu� provocare anche una serie di sintomi simili a quelli dell�influenza (stanchezza, dolori articolari e mal di testa). Per questi motivi l�impiego dell�ormone � sconsigliabile nello sport: un buon allenamento produce gli stessi effetti benefici senza alcun pericolo.

Fattore di crescita insulino-simile

Classe E delle sostanze proibite

Il fattore di crescita insulino-simile (IGF-1) � prodotto dal fegato e serve a regolare l�azione dell�ormone della crescita. Nessuno studio sull�uomo ha mai provato un effetto anabolizzante o ergogenico di questa sostanza. Gli effetti collaterali, invece, sono gli stessi che si verificano a seguito di assunzione dell�ormone della crescita; vista la loro gravit�, l�impiego nello sport � fortemente sconsigliato.

Gonadotropina corionica umana (HCG)

Classe E delle sostanze proibite

� una sostanza prodotta dalla placenta; si estrae dalle urine di donne in gravidanza. Favorisce l�ovulazione nelle donne con problemi di infertilit�; � usata anche per trattare l�ipogonadismo maschile e, nei bambini, per favorire la discesa dei testicoli nel sacco scrotale in caso di criptorchidismo.

� utilizzata dagli sportivi per nascondere gli effetti collaterali determinati dall�uso cronico di steroidi anabolizzanti. Tuttavia, ai gravi rischi che derivano dall�uso di questi ormoni si sommano, in questo modo, anche quelli provocati dall�HCG: trombosi, aumento delle dimensioni delle mammelle, arresto della crescita, aumento e rottura delle cisti ovariche, aumento del volume dei genitali maschili e disturbi psichici.

Insulina

Non classificata

Si tratta di un ormone secreto dal pancreas; senza di esso nessuna cellula del nostro organismo sarebbe in grado di assorbire il glucosio trasportato dal sangue. � utilizzata nel trattamento del diabete insulino-dipendente. In ambito sportivo esiste la convinzione che l�insulina abbia un effetto anabolizzante e di inibizione del catabolismo nei muscoli, nel fegato e nel tessuto adiposo. In realt� non esiste nessuna prova scientifica che confermi un effetto di questa sostanza sulle prestazioni sportive. L�assunzione senza controllo medico dell�insulina � molto pericolosa; si pu� andare incontro a crisi ipoglicemiche gravi, in grado di provocare coma e morte. Gli effetti collaterali sono numerosi: rottura dei globuli rossi (anemia emolitica), aritmia, difetti del funzionamento del muscolo cardiaco, ritenzione di liquidi (edema), tossicit� a carico del fegato e danni irreversibili ai neuroni.

Ormone della crescita (GH)

Classe E delle sostanze proibite

Questo ormone, detto anche somatotropina, stimola e regola la crescita nell�uomo e nella donna; influisce sul metabolismo degli zuccheri, dei grassi e delle proteine. Il suo impiego terapeutico � di fondamentale importanza per garantire un normale sviluppo nei bambini con problemi di crescita dovuti alla mancanza dell�ormone o a insufficienza renale cronica.

Molti sportivi fanno uso dosi elevate di somatotropina, con la convinzione che essa aumenti la massa muscolare e la forza. In realt� l�effetto anabolizzante � scientificamente infondato; risultati ergogenici, invece, si ottengono solo in soggetti con un�insufficiente produzione endogena dell�ormone.

L�uso improprio dell�ormone della crescita causa effetti collaterali irreversibili: acromegalia (aumento delle dimensioni degli organi interni), indebolimento dei muscoli, cambiamento della fisionomia del cranio, diabete, impotenza, cardiopatie e accorciamento della durata della vita.

Stimolanti

Amfetamine

Classe A delle sostanze proibite

Le amfetamine sono stimolanti del sistema nervoso; possono essere considerate dei veri e propri stupefacenti e pertanto il loro uso, al di fuori delle prescrizioni mediche, � perseguibile penalmente. Scoperte nel secolo scorso, il loro impiego nello sport si � diffuso a partire dagli anni �50. Sono utilizzate nel trattamento della narcolessia; nelle obesit� gravi si sfrutta la capacit� di queste sostanze di inibire lo stimolo della fame.

In molte discipline sportive si fa ricorso alle amfetamine allo scopo di aumentare l�aggressivit�, la competizione e la resistenza alla fatica. Quest�ultimo effetto � raggiunto in quanto le amfetamine permettono di superare la soglia del dolore e della fatica; � evidente, tuttavia, quanto sia pericoloso andare oltre i limiti del proprio organismo.

La forte stimolazione del sistema nervoso determinata dalle amfetamine comporta molti effetti collaterali: tremori, insonnia, convulsioni, delirio, allucinazioni e psicosi. Posso verificarsi anche disfunzioni del sistema cardiocircolatorio come palpitazioni, angina, aritmie e collasso. L�interruzione improvvisa dell�assunzione di amfetamine provoca una vera e propria crisi d�astinenza, caratterizzata da depressione, stanchezza e fame smodata.

 

Caffeina

Classe A delle sostanze soggette a restrizioni

� uno stimolante del sistema nervoso centrale contenuto in alcuni alimenti di origine vegetale (caff�, t�, cacao). In farmacologia � utilizzata per potenziare l�effetto di analgesici e antidolorifici. Ha la capacit� di aumentare la resistenza alla fatica in attivit� sportive prolungate ma di intensit� moderata. Non esistono prove scientifiche, invece, relative ad un miglioramento delle prestazioni sportive indotto da dosi anche elevate di caffeina. A seconda delle quantit� di caffeina ingerite pu� verificarsi irrequietezza, nervosismo, irritabilit�, insonnia e disturbi gastrointestinali; se si sospende bruscamente l�assunzione della sostanza si incorre quasi sempre in crisi di emicrania.

Cocaina e anestetici locali

Cocaina: classe A delle sostanze proibite

Anestetici locali: classe C delle sostanze soggette a determinate restrizioni

La cocaina � una sostanza stupefacente estratta dalle foglie di coca, una pianta del Sud America; si tratta di uno stimolante del sistema nervoso centrale non pi� utilizzato in medicina. Alcuni suoi derivati (procacina, bupivacaina, xilocaina e lidocaina) sono impiegati come anestetici locali, prima di operazioni chirurgiche o per limitare il dolore correlato a traumi.

La brusca interruzione del consumo di cocaina determina una crisi d�astinenza (stanchezza, convulsioni, depressione); dosi troppo elevate possono rivelarsi mortali. Gli effetti collaterali pi� comuni sono disturbi del sonno, euforia, paranoia, attacchi di panico, tendenze omicide e suicide. L�aumento della pressione del sangue determinato dalla cocaina fa aumentare il rischio di infarto e ictus.

L�impiego della cocaina nella pratica sportiva � pericoloso e sostanzialmente inutile. Non � mai stato provato un suo effetto ergogenico; studi clinici, invece, hanno dimostrato una diminuzione delle prestazioni atletiche a seguito di assunzione della droga. Gli anestetici locali devono essere utilizzati con grande cautela: attenuando il dolore possono indurre a riprendere l�attivit� sportiva quando il trauma non � ancora guarito, aggravando il danno.

Efedrina e derivati

Classe A delle sostanze proibite

Sono molecole utilizzate come decongestionanti in vari prodotti farmaceutici da banco contro raffreddore o allergie. L�efedrina stimola il cuore, aumentando frequenza e forza delle contrazioni cardiache; l�effetto stimolante, tuttavia, non influenza positivamente le prestazioni sportive. Gi� a basse dosi, invece, il farmaco pu� indurre fastidiosi effetti collaterali come anoressia, insonnia, tachicardia, ipertensione e mal di testa.

L�utilizzo di farmaci decongestionanti a base di efedrina � sconsigliabile prima delle attivit� sportive: la quantit� delle sostanza contenuta nelle specialit� acquistabili in farmacia, infatti, � gi� sufficiente per determinare valori nelle urine superiori a quelli consentiti dal Comitato Olimpico Internazionale.

Guaran�

� una sostanza eccitante estratta dai semi di una pianta sudamericana (Paullinia cupana); deve le sue propriet� alla guaranina, un principio attivo molto simile alla caffeina. Un grammo di guaran� contiene l�equivalente in caffeina di una lattina di Coca Cola. Per quanto riguarda la classificazione, gli effetti collaterali e l�utilit� nella pratica sportiva si rimanda a quanto detto per la caffeina.

Innalzatori della soglia del dolore

Corticosteroidi

Classe D delle sostanze soggette a determinate restrizioni

Sono ormoni secreti dalle ghiandole surrenali; regolano il funzionamento dei reni, inibiscono il sistema immunitario, stimolano il sistema nervoso centrale e i muscoli.

Sono utilizzati nella pratica clinica per le loro propriet� antinfiammatorie, nei casi in cui ci siano risposte esagerate del sistema immunitario (allergie gravi, malattie reumatiche, asma bronchiale). Nello sport si utilizzano per il loro effetto ergogenico (in realt� mai provato scientificamente) e per combattere dolore e infiammazioni conseguenti ai traumi articolari. Terapie prolungate a base di corticosteroidi possono indurre ipertensione, aumento della glicemia, cataratta, ulcera gastrica e osteoporosi. Per questi motivi il loro impiego, anche come antidolorifici, � sconsigliato nello sport: esistono, infatti, farmaci altrettanto efficaci e pi� sicuri.

Etanolo

Classe A delle sostanze soggette a determinate restrizioni

� il costituente fondamentale delle bevande alcoliche (vino, birra, liquori). Ha un effetto deprimente sul sistema nervoso centrale; pu� determinare ebrezza, sonnolenza, difficolt� nella coordinazione dei movimenti, nausea, vomito, vertigini. Il consumo moderato di alcol non comporta rischi per la salute; l�assunzione prolungata di dosi eccessive induce dipendenza (alcolismo) e porta alla cirrosi epatica, con rischio di coma, morte e sviluppo di tumore al fegato.

L�alcol peggiora le prestazioni sportive; tuttavia, in passato era somministrato agli atleti nel penthatlon, per diminuire il tremore durante le prove di tiro al bersaglio.

Marijuana

Classe B delle sostanze soggette a determinate restrizioni

� una sostanza stupefacente estratta dalla Cannabis sativa, pianta originaria dell�Asia centrale; il suo principio attivo � il THC (tetraidrocannabinolo). L�assunzione di marijuana provoca cambiamenti dell�umore e delle percezioni, euforia e torpore. Il dibattito sull�uso clinico del THC � ancora in corso; tuttavia, il principio attivo sembra essere utile in patologie come il glaucoma o nel trattamento della nausea indotta dalla chemioterapia. � stato provato scientificamente che l�assunzione di marijuana diminuisce la forza muscolare, altera la coordinazione e l�equilibrio; l�effetto dura molte ore. Per questi motivi e per la presenza di effetti collaterali a carico del sistema nervoso e del cuore, l�uso di marijuana � decisamente controproducente in qualsiasi disciplina sportiva.

Narcotici (Oppioidi)

Classe B delle sostanze proibite

Sono sostanze con potere analgesico molto elevato. La morfina, un derivato dell�oppio, � il narcotico pi� diffuso; eroina, codeina e fenantile sono altri oppioidi molto noti. I narcotici sono impiegati in medicina per trattare gravi forme di dolore acuto e cronico; il loro uso al di fuori della pratica medica � perseguito penalmente. Il rischio principale derivante dall�uso di queste sostanze � la tossicodipendenza, ovvero la necessit� di assumere quantit� sempre pi� grandi del farmaco per non incorrere in crisi d�astinenza; dosi elevate sono pericolose e possono causare coma e morte. I narcotici non hanno alcun effetto positivo sulle prestazioni sportive; potrebbero essere impiegati nel trattamento del dolore causato da traumi e crampi, ma il loro impiego � vietato. � permesso, invece, l�uso di farmaci derivati dagli oppiodi ma privi di propriet� antidolorifiche; esistono in commercio, infatti, prodotti contro la tosse e la diarrea a base di codeina, destrometorfano, diidrocodeina.

Sostanze mascheranti

Diuretici

Classe D delle sostanze proibite

Sono farmaci che aumentano la diuresi, favorendo l�eliminazione di acqua e sali dall�organismo. La diminuzione dei liquidi in circolo ha come conseguenza l�abbassamento della pressione sanguigna: per questo i diuretici sono impiegati nella cura dell�ipertensione e dello scompenso cardiaco. Gli atleti che fanno uso di sostanze anabolizzanti utilizzano i diuretici per mascherare la presenza nel loro organismo dei principi attivi proibiti; nelle discipline sportive in cui sono presenti categorie di peso (pugilato, lotta) i diuretici sono assunti perch� consentono di perdere rapidamente i chili superflui.

Gli effetti collaterali derivanti dall�uso di questi farmaci sono decisamente gravi: forte ipotensione, collasso e perdita eccessiva di potassio (che pu� provocare arresto cardiaco, anemia emolitica, pancreatite e insufficienza renale).

Beta bloccanti

Classe E delle sostanze soggette a determinate restrizioni

I beta bloccanti sono farmaci in grado di diminuire la forza e la frequenza delle contrazioni cardiache; sono utilizzati per il trattamento dell�ipertensione ma si rivelano utili anche nell�angina pectoris, nell�infarto e negli stati ansiosi. Sono utilizzati in quegli sport nei quali una frequenza cardiaca elevata, causata da tensione nervosa o da sforzo fisico, pu� diminuire la precisione del gesto atletico (tiro a segno). Nessuno studio clinico, tuttavia, ha evidenziato un reale miglioramento delle prestazioni a seguito di assunzione dei beta bloccanti. Inoltre, la diminuzione del battito cardiaco sotto sforzo con sistemi artificiali � sconsigliabile: si pu� andare incontro, infatti, a fibrillazione e arresto cardiaco. Il ricorso a questi farmaci nello sport, pertanto, � giustificabile, sotto controllo medico, solo nel trattamento di atleti ipertesi.

Aminoacidi

Sostanze non classificate

Gli aminoacidi sono i costituenti delle proteine. Sono assunti attraverso la dieta o sintetizzati direttamente dall�organismo; in caso di forte debilitazione a seguito di traumi, infezioni o interventi chirurgici, pu� essere utile fornire al paziente integratori a base di aminoacidi. Nella pratica sportiva, invece, l�utilit� derivante dall�uso di queste sostanze � dubbia. Nessuno studio clinico ha mai provato l�ipotizzato effetto ergogenico degli aminoacidi ramificati (valina, leucina e isoleucina). Non esiste alcuna prova, inoltre, che giustifichi l�impiego di glutamina come stimolante del sistema immunitario, per limitare la possibilit� di infezioni in sport particolarmente estenuanti. L�assunzione per via orale di aminoacidi non determina effetti collaterali; tuttavia, l�impiego di dosi elevate o periodi prolungati di trattamento potrebbero influire sulle funzioni cerebrali. L�uso parenterale, inoltre, pu� dare discrasia, encefalopatia e calcolosi delle vie biliari.

Tratto da Medical Economics Italia, 1998
Farmaci e integratori. Uso e abuso nello sport.

Si ringrazia M. Rossi per l'invio del file.

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