Ciclismo - Preparazione al Ciclismo

Gli integratori nello sport.
di Enrico Arcelli

Il professor Ricciardi ha gi� messo in evidenza come esistano tre categorie di sostanze:

  • farmaci che sono doping
  • farmaci che non sono doping
  • integratori.

I primi sono quelli indicati negli elenchi del Comitato Internazionale Olimpico; alcuni di questi non soltanto sono pericolosi per la salute, ma sono anche mortali; mi riferisco, in particolare, all'eritropoietina (EPO), che arricchisce a tal punto il sangue di globuli rossi da aumentarne sensibilmente la viscosit� e da rendere molto pi� probabile la formazione di emboli, delle specie di grumi di sangue che chiudono i vasi come tappi e possono determinare - a seconda del territorio interessato - un ictus cerebrale, un infarto cardiaco, un infarto intestinale e cos� via.
Anche gli steroidi anabolizzanti sono pericolosissimi per la salute, potendo causare cancri al fegato o infarti cardiaci anche in giovane et�, addirittura prima dei 30 anni.

Esistono, poi, tutti quei farmaci che non sono considerati doping; subito si deve dire che anch'essi possono essere pericolosi; un farmaco ha sempre una certa tossicit�.

Nell'individuo che � affetto da una data malattia i vantaggi (la guarigione o il miglioramento della malattia) in genere superano i rischi (derivati dagli effetti collaterali)

Nell'atleta che assume un farmaco per migliorare la sua prestazione, invece, rimangono soltanto i potenziali rischi.

Infine ci sono gli integratori, considerati dalla nostra legge come veri e propri alimenti. Si tenga presente che questo convegno � stato organizzato dal signor Elia quando sui giornali non era ancora iniziata la bufera sul doping e sugli integratori. Nel frattempo � successo una cosa strana, ossia che qualcuno ha deciso di sua iniziativa di considerare cambiate le regole sul doping, ha cio� deciso che anche alcuni integratori debbano essere considerati doping; ed � stato cos� convincente da influenzare la gran parte della stampa e dell'opinione pubblica. La competenza per decidere di cambiare gli elenchi delle sostanze dopanti, in realt�, � della Commissione Medica del Comitato Internazionale Olimpico e un giornalista o un tecnico sportivo non possono attribuirsela. Su molti giornali, per�, hanno avuto spazio soltanto le opinioni che andavano in un certo ben preciso senso; mentre molto poco spazio � stato dato a chi cercava di affermare come stavano in realt� le cose. E, purtroppo, capita che una falsit� - quando venga ripetuta molte volte - finisca con il venire considerata come una verit� e che ben pochi se la sentano di andare pubblicamente contro questa falsa verit�.
Qualche tempo fa mi sono trovato alla televisione svizzera e, fra gli altri, c'era anche un tecnico sportivo che, parlando degli amminoacidi a catena ramificata (che sono integratori), li definiva i farmaci; gli ho fatto presente che gli amminoacidi a catena ramificata non sono farmaci, ma sono sostanze essenziali, ossia molecole che sono indispensabili per l'organismo, ma che il corpo non � in grado di fabbricare e che, dunque, devono obbligatoriamente venire assunti tutti i giorni; quel tale, a quel punto, ha sostenuto (gridando) che dicevo il falso. Non sapeva che un uomo sano e normale deve prendere quotidianamente 3,5 grammi di amminoacidi a catena ramificata; se non lo fa (ma, senza rendercene conto, tutti giorni noi lo facciamo, assumendo gli alimenti), prima si ammala, poi muore, dal momento che l'organismo non � pi� in grado di fabbricare alcune proteine che sono indispensabili per vivere, come alcuni ormoni, gli enzimi, l'emoglobina e cos� via. Riferisco questo fatto per spiegarvi che tra coloro che hanno creato una grande confusione fra farmaci che sono doping, farmaci che non sono doping e integratori, ce ne sono molti che, prima di parlare, avrebbero dovuto per lo meno prendere in mano un libro di dietologia e leggerne alcune pagine; se lo avessero fatto, avrebbero evitato di dire grosse stupidaggini.

di Enrico Arcelli

tratto dal Convegno "Doping, integratori e tutela della salute nello sport"
organizzato con il patrocinio di: Comune di Varese, Universita' dell'insubria, Associazione amici dell'universita', CONI, FCI, Ospedale di Circolo di Varese
Con la  partecipazione di: Claudio Chiappucci , prof. Giuseppe Armocida, Assessore allo Sport del Comune di Varese,  Assessore alla Cultura del Comune di Varese

per informazioni : Vito Elia
Dal sito: http://members.xoom.com/elia/doping.htm

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