Tour de France
"la Grande Boucle"
Una delle più famose corse ciclistiche a tappe del mondo. Si
svolge ogni anno nel mese di luglio lungo un percorso stradale di circa 3200 km
che attraversa tutta la Francia, sconfinando talvolta nel territorio dei paesi
confinanti. Al Tour, soprannominato dai francesi la Grande boucle
prendono parte più di 200 corridori divisi in squadre. Ogni
tappa presenta percorsi e prove molto diversi tra loro, si va dalle tappe di
montagna (particolarmente celebri quelle alpine, come l'Alpe d'Huèz e quelle
pirenaiche, come il Tourmalet) alle corse contro il tempo (le cronometro
individuali e a squadre e le cronoscalate), alle tappe di pianura con arrivi in
volata particolarmente adatte ai velocisti (finisseurs).
Dopo ogni arrivo una cerimonia premia il vincitore di tappa, e
il corridore che detiene il miglior tempo sul totale delle tappe percorse
indossa la celebre maglia gialla di leader della classifica generale; la maglia
ha il colore della carta del giornale che per primo organizzò la corsa,
l'"Auto". Oggi il tour viene organizzato dall'"Equipe",
equivalente alla nostra "Gazzetta dello Sport" per il Giro d'Italia.
Il Tour si conclude da sempre a Parigi, con una spettacolare volata lungo gli
Champs Elisées. Ogni
squadra è composta da ciclisti che hanno caratteristiche specifiche in modo da
consentire di affrontare ogni tipo di tappa: si va dagli scalatori ai velocisti
e agli sprinter, e dai gregari al leader designato per la vittoria finale,
intorno al quale si organizza il gioco di squadra. Ogni équipe può avere a
seguito un'automobile, la cosiddetta "ammiraglia", che ha il compito
di aiutare i propri atleti e suggerire la strategia di gara. La prima edizione
del Tour ebbe luogo nel 1903 e fu vinta dal francese M. Garin. Da allora, tranne
due interruzioni, dal 1915 al 1918 per la Grande Guerra e dal 1940 al 1946 a
causa del secondo conflitto mondiale, il Tour si è sempre svolto ogni anno con
regolarità.
Tra i grandi campioni che hanno vinto la prestigiosa corsa si
ricordano i francesi Jacques Anquetil (1957, 1961, 1962, 1964) e Bernard Hinault
(1978, 1979, 1981, 1982, 1985); il belga Eddy Merckx (1969, 1970, 1971, 1972,
1974) e lo spagnolo Miguel Indurain (trionfatore di cinque edizioni consecutive
dal 1991 al 1995). Tre volte hanno vinto il belga Phil Thys (1913, 1914, 1920),
il francese Louis Bobet (detto Louison, 1953, 1954, 1955) e lo statunitense Greg
Lemond (1986, 1989, 1990). Il primo italiano a conquistare la corsa francese è
stato Ottavio Bottecchia (1924), che ripeté l'impresa l'anno successivo. Gli
altri furono Gino Bartali (due volte, nel 1938 e nel 1948), Fausto Coppi (due
volte, 1949 e 1952 quando si aggiudicò la corsa nella massacrante tappa di
Briançon, vinta da Bartali), Gastore Nencini (1960) e Felice Gimondi (1965),
ultimo vincitore italiano in ordine di tempo. Negli ultimi anni, pur non avendo
vinto il Tour, gli italiani ne sono sempre stati protagonisti con Gianni Bugno,
Claudio Chiappucci, Sergio Pantani e Mario Cipollini. È giusto ricordare anche
il giovanissimo campione Fabio Casartelli che perse la vita in un tragico
incidente avvenuto nel 1995. Nell'edizione del 1996 il Tour de France è stato
vinto dal danese Rijs.
ANNO e VINCITORE
1903 Maurice Garin, Francia |
1904 Henri Cornet, Francia |
1905 Louis Trousselier, Francia |
1906 René Pottier, Francia |
1907 Lucien Petit-Breton, Francia |
1908 Lucien Petit-Breton, Francia |
1909 François Faber, Lussemburgo |
1910 Octave Lapize, Francia |
1911 Gustave Garrigou, Francia |
1912 Odile Defraye, Belgio |
1913 Philippe Thys, Belgio |
1914 Philippe Thys, Belgio |
1915-1918 non disputato |
1919 Firmin Lambot, Belgio |
1920 Philippe Thys, Belgio |
1921 Leon Scieur, Belgio |
1922 Firmin Lambot, Belgio |
1923 Henri Pelissier, Francia |
1924 Ottavio Bottecchia, Italia |
1925 Ottavio Bottecchia, Italia |
1926 Lucien Buysse, Belgio |
1927 Nicolas Frantz, Lussemburgo |
1928 Nicolas Frantz, Lussemburgo |
1929 Maurice De Waele, Belgio |
1930 André Leducq, Francia |
1931 Antonin Magne, Francia |
1932 André Leducq, Francia |
1933 Georges Speicher, Francia |
1934 Antonin Magne, Francia |
1935 Romain Maes, Belgio |
1936 Sylvere Maes, Belgio |
1937 Roger Lapebie, Francia |
1938 Gino Bartali, Italia |
1939 Sylvere Maes, Belgio |
1940-1946 non disputato |
1947 Jean Robic, Francia |
1948 Gino Bartali, Italia |
1949 Fausto Coppi, Italia |
1950 Ferdi Kübler, Svizzera |
1951 Hugo Koblet, Svizzera |
1952 Fausto Coppi, Italia |
1953 Louison Bobet, Francia |
1954 Louison Bobet, Francia |
1955 Louison Bobet, Francia |
1956 Roger Walkowiak, Francia |
1957 Jacques Anquetil, Francia |
1958 Charly Gaul, Lussemburgo |
1959 Federico Bahamontes, Spagna |
1960 Gastone Nencini, Italia |
1961 Jacques Anquetil, Francia |
1962 Jacques Anquetil, Francia |
1963 Jacques Anquetil, Francia |
1964 Jacques Anquetil, Francia |
1965 Felice Gimondi, Italia |
1966 Lucien Aimar, Francia |
1967 Roger Pingeon, Francia |
1968 Jan Janssen, Olanda |
1969 Eddy Merckx, Belgio |
1970 Eddy Merckx, Belgio |
1971 Eddy Merckx, Belgio |
1972 Eddy Merckx, Belgio |
1973 Luis Ocaña, Spagna |
1974 Eddy Merckx, Belgio |
1975 Bernard Thevenet, Francia |
1976 Lucien van Impe, Belgio |
1977 Bernard Thevenet, Francia |
1978 Bernard Hinault, Francia |
1979 Bernard Hinault, Francia |
1980 Joop Zoetemelk, Olanda |
1981 Bernard Hinault, Francia |
1982 Bernard Hinault, Francia |
1983 Laurent Fignon, Francia |
1984 Laurent Fignon, Francia |
1985 Bernard Hinault, Francia |
1986 Greg Lemond, Stati Uniti |
1987 Stephen Roche, Irlanda |
1988 Pedro Delgado, Spagna |
1989 Greg Lemond, Stati Uniti |
1990 Greg Lemond, Stati Uniti |
1991 Miguel Indurain, Spagna |
1992 Miguel Indurain, Spagna |
1993 Miguel Indurain, Spagna |
1994 Miguel Indurain, Spagna |
1995 Miguel Indurain, Spagna |
1996 Bjarne Rijs, Danimarca |
1997 Jan Ullrich, Germania |
1998 Pantani, Italia |
1999 Lance Armstrong, Usa |
2000 Lance Armstrong, Usa |
2001 |
2002 |
2003 Lance Armstrong, Usa |
|
Vittorie conseguite per ciclista
Nome |
Nazione |
Vittorie |
Eddy Merckx |
Belgium |
5 |
Bernard Hinault |
France |
5 |
Miguel Indurain |
Spain |
5 |
Jacques Anquetil |
France |
5 |
Philippe Thijs |
Belgium |
3 |
Louision Bobet |
France |
3 |
Greg LeMond |
United States |
3 |
Lance Armstrong |
USA |
3 |
Lucien Petit-Breton |
France |
2 |
Firmin Lambot |
Belgium |
2 |
Ottavio Sottecchia |
Italy |
2 |
Nicolas Frantz |
Luxembourg |
2 |
Andre Leducq |
France |
2 |
Antonin Magne |
France |
2 |
Sylvere Maes |
Belgium |
2 |
Gino Bartali |
Italy |
2 |
Fausto Coppi |
Italy |
2 |
Bernard Thevenet |
France |
2 |
Laurent Fignon |
France |
2 |
Vittorie per nazione
Francia
|
23 |
Belgio |
12 |
Italia |
6 |
Spagna |
5 |
Stati uniti |
4 |
Lussemburgo |
2 |
Agosto 97
Domenica
28 luglio 1997 si è conclusa a Parigi l'84a edizione del Tour de France. Per la
prima volta nella sua lunga storia, la più illustre corsa a tappe del ciclismo
mondiale ha visto salire sul gradino più alto del podio un corridore tedesco:
Jan Ullrich, ventiquattro anni a dicembre, ha vinto infliggendo oltre nove
minuti di distacco al secondo arrivato, il francese Richard Virenque, e quasi un
quarto d'ora a Marco Pantani, eroe ritrovato del ciclismo italiano.
Questa vittoria consacra ufficialmente un nuovo campione. Originario di Rostock
e cresciuto atleticamente sotto le severe cure di Peter Becker, allenatore della
nazionale ciclistica della disciolta DDR, Ullrich, campione del mondo dei
dilettanti nel 1994, si era già messo in luce tra i professionisti l'anno
scorso, giungendo secondo proprio al Tour, alle spalle del danese Bjarne Rijs,
suo capitano nella squadra tedesca della Telekom. Anche quest'anno Ullrich è
partito con compiti di gregario del campione uscente, ma lungo il percorso ha
dimostrato di essere molto più forte del compagno di squadra e ne è divenuto
capitano, conducendo l'intera corsa in modo tatticamente esemplare. Ullrich è
stato attento a non farsi coinvolgere nelle numerosissime cadute che hanno
caratterizzato la prima settimana di corsa e che hanno costretto al ritiro
importanti concorrenti, come gli svizzeri Rominger e Zülle, il russo Berzin e
l'italiano Gotti, vincitore dell'ultimo Giro d'Italia; quindi ha dominato la
corsa nelle tappe intermedie, tra i Pirenei, dove ha vinto la tappa di Andorra,
e la tappa a cronometro di Saint-Etienne, nella quale ha inflitto pesantissimi
distacchi ai più diretti rivali in classifica; infine, nel corso dell'ultima
settimana ha difeso il primato dai ripetuti attacchi degli scalatori nelle tappe
che attraversavano le Alpi e i Vosgi. Qui si sono messi particolarmente in luce
Richard Virenque e soprattutto Marco Pantani. Reduce da un anno e mezzo di
inattività a causa di un grave infortunio (occorsogli durante la Milano-Torino
del 1995) e dal recente ritiro al Giro d'Italia, il corridore romagnolo ha
infiammato i tifosi sulle strade del Tour. Vincendo per distacco le tappe
dell'Alpe d'Huez e di Morzine, Pantani ha dimostrato di essere tornato
competitivo e di poter sperare di battersi ad alto livello nelle maggiori gare
internazionali.
Era dal lontano 1952 che i corridori italiani non ottenevano tanti successi al
Tour. Oltre alle due affermazioni di Pantani, sono da ricordare le vittorie dei
velocisti Mario Cipollini (due tappe e conquista della maglia gialla nei primi
giorni di corsa, prima del ritiro per una caduta), Nicola Minali (due tappe, tra
le quali l'ultima, prestigiosa, a Parigi sugli Champs Élysées) e Mario
Traversoni. Ottimo anche il comportamento di Francesco Casagrande (sesto in
classifica generale) e di Roberto Conti (ottavo). Hanno invece deluso grandi
personaggi come Bjarne Rijs, i francesi Luc Leblanc e Laurent Jalabert e lo
spagnolo Abraham Olano, che, sebbene annunciato come erede del grande Miguel
Indurain, si è dovuto accontentare del successo all'ultima cronometro a
EuroDisney e del quarto posto in classifica.
La maglia gialla di Jan Ullrich potrebbe inaugurare una nuova era di dominio
assoluto nel ciclismo mondiale: la giovane età, le straordinarie potenzialità
fisiche, la facilità di resistenza allo sforzo e di recupero, insieme agli ampi
margini di miglioramento tecnico (la posizione in sella) e tattico (la gestione
strategica della corsa), fanno pensare a Ullrich come a un nuovo Indurain o,
addirittura, a un nuovo Eddy Merckx.
Il 24 agosto 1997 si è concluso inoltre il Tour de France femminile: ha
dominato l'italiana Fabiana Luperini, che per il terzo anno consecutivo si è
aggiudicata la prestigiosa accoppiata di vittorie al Giro d'Italia e nella corsa
a tappe transalpina, impresa che non ha eguali neppure in campo maschile.
Agosto 98
Il
2 agosto 1998 sugli Champs Elysées, Parigi, si è concluso il Tour de France
1998. Marco Pantani si è laureato campione, precedendo di 3'21'' il tedesco Jan
Ullrich, favorito della vigilia e vincitore della passata edizione, e di 4'08''
lo statunitense Bobby Julich, vera rivelazione della corsa. Erano trentatré
anni, dal successo di Felice Gimondi, che un italiano non si imponeva nella
corsa a tappe più prestigiosa della storia del ciclismo.
Entusiasmante e inaspettata, la vittoria del campione romagnolo
ha messo fine al dominio dei corridori passisti (da Greg LeMond a Miguel
Indurain, da Bjarne Riis a Ullrich), che nelle ultime edizioni avevano imposto
la loro supremazia grazie alla potenza espressa nelle prove contro il tempo.
Quest'anno, invece, protagonista assoluto del Tour è stato un ciclista
scalatore, che ha sconfitto gli avversari sul terreno più spettacolare della
corsa: la salita.
Il tracciato disegnato dagli organizzatori del Tour non sembrava
adatto alle caratteristiche tecniche di Pantani: solo due gli arrivi in salita,
mentre nelle altre tappe di montagna le salite erano poste a molti chilometri
dal traguardo, così da consentire agevoli recuperi a chi fosse rimasto
staccato. Contrariamente alle previsioni, però, Pantani ha meravigliato tutti
con un'impeccabile condotta di gara. Nella prima parte della corsa,
caratterizzata dalle prove a cronometro e da tappe veloci in pianura, ha mirato
a contenere i distacchi; ha invece sferrato i suoi attacchi sui Pirenei
(vittoria a Plateau de Beille, con avvicinamento alle zone alte della
classifica) e sulle Alpi.
Nella tappa Grenoble-Les Deux Alpes, caratterizzata da salite
che hanno fatto la storia del Tour (il Col de la Croix de Fer, il Col du Télegraphe
e il Galibier) e da un'ascesa finale di 9 km, tappa resa ancora più aspra da
condizioni meteorologiche proibitive, Pantani ha compiuto una grande impresa
sportiva. Dopo quasi sessanta chilometri di fuga in salita sotto la tempesta, ha
affrontato la discesa a rotta di collo ed è arrivato sul traguardo in vetta
alle Deux Alpes infliggendo quasi nove minuti di distacco a Ullrich, che in
quella tappa indossava ancora la maglia gialla. Nelle tappe seguenti Pantani ha
controllato gli avversari e nella cronometro di Le Creusot, ultimo vano
tentativo di Ullrich di ribaltare le sorti della competizione, è giunto terzo.
Oltre che per l'impresa dello scalatore romagnolo, l'edizione
1998 del Tour sarà ricordata anche per uno scandalo riguardante l'uso di
sostanze dopanti che ha coinvolto molti partecipanti e ha scosso tutto il mondo
ciclistico. Prima dell'avvio della corsa, avvenuto a Dublino l'11 luglio, un
massaggiatore della Festina, squadra del principato di Andorra che annovera tra
le sue fila campioni come lo svizzero Alex Zülle e il francese Richard Virenque,
è stato bloccato alla frontiera tra Francia e Belgio e arrestato per ordine
della magistratura di Lilla per spaccio di sostanze stupefacenti. Nel bagagliaio
della sua vettura erano state trovate infatti ingenti quantità di EPO, farmaco
che sintetizza artificialmente un ormone naturale, l'eritropoietina,
responsabile dell'incremento di globuli rossi. Da tempo si sospettava la
diffusione nel mondo del ciclismo professionistico di questa sostanza
farmaceutica – che aumenta negli atleti le potenzialità di resistenza allo
sforzo prolungato, arrecando però gravi danni all'equilibrio cardiocircolatorio
– e l'arresto di un componente di una compagine di spicco alla vigilia di un
appuntamento agonistico tanto importante ha contribuito a rendere il caso più
clamoroso.
Fermato e interrogato dalla polizia, il direttore sportivo della
Festina ha ammesso di aver avallato la somministrazione di sostanze dopanti ai
corridori consenzienti e l'organizzazione del Tour ha deciso, a corsa già
iniziata, di squalificare l'intera squadra. Altre sei compagini hanno
abbandonato la competizione nel corso della gara, ufficialmente per solidarietà
nei confronti dei colleghi della Festina e per protesta contro le drastiche
procedure d'inchiesta condotte dalle forze dell'ordine e dalla magistratura
francesi. È però possibile che la decisione sia dovuta al desiderio di
nascondere un coinvolgimento nel caso-doping. Anche i corridori hanno
manifestato contro i metodi d'inchiesta e contro la posizione assunta
dall'organizzazione del Tour, secondo loro ambigua: dopo aver più volte
minacciato il ritiro in massa dalla gara, hanno espresso la loro protesta
percorrendo a passo d'allenamento la tappa da Aix-les-Bains a Neuchâtel.
Lo scandalo ha costretto i vertici delle organizzazioni
internazionali del ciclismo e anche di altri sport a riprendere in esame il
problema del doping nelle competizioni agonistiche e il Comitato Internazionale
Olimpico (CIO) ha programmato una conferenza internazionale sul problema per
gennaio 1999.
Luglio 1999
Il 25 luglio 1999 si è conclusa a Parigi l'86a edizione del
Tour de France, una delle più importanti corse ciclistiche internazionali a
tappe. Ha vinto lo statunitense Lance Armstrong, che ha preceduto lo svizzero
Alex Zulle di 7'37'' e lo spagnolo Fernando Escartin di 10'26''. Armstrong,
tornato a correre da circa un anno dopo una lunga assenza per curare un cancro
ai testicoli, aveva indossato la maglia gialla del primo in classifica nelle
prime due giornate, l'aveva poi ceduta all'estone Kirsipuu e l'aveva infine
riconquistata all'ottava tappa. La classifica a punti è andata al tedesco Erik
Zabel, quella del Gran premio della montagna al francese Richard Virenque,
quella a squadre alla Banesto, spagnola, quella dei giovani al francese Benoit
Salmon e quella della combattività al francese Jacky Durand. I corridori
italiani hanno conquistato sette vittorie di tappa (quattro sono andate a Mario
Cipollini, le altre tre rispettivamente a Giuseppe Guerini, Salvatore Commesso e
Gianpaolo Mondini).
La classifica:
-
L. Armstrong (Usa) 91h 32' 16"
-
A. Zulle (Svi) 7'37"
-
F. Escartin (Spa) 10' 26"
-
L. Dufaux (Svi) 14' 43"
-
A. Casero (Spa) 15' 11"
-
A. Olano (Spa) 16' 47"
-
D. Nardello (Ita) 17' 02"
-
R. Virenque (Fra) 17' 28"
-
W. Belli (Ita) 17' 37"
-
A. Peron (Ita) 23' 10"
Maglia Verde, della classifica a punti, ad Erik Zabel
Maglia a Pois degli scalatori a Richard Virenque.
Luglio 2000
Lance Armstrong ha dominato il Tour de France del 2000,
imponendosi a cronometro e rispondendo agli attacchi in salita, di volta in
volta proposti dai vari contendenti. Marco Pantani , nonostante il ritiro prima
della fine del Tour può , comunque, dirsi soddisfatto avendo dimostrato in più
occasioni di essersi "ripreso" sia fisicamente sia psicologicamente
dopo la lunga pausa dalle corse. Lo attendiamo tutti più competitivo che mai. I corridori italiani hanno conquistato cinque vittorie di tappa (due di Marco Pantani, che si è ritirato al termine della 16a tappa, le altre tre rispettivamente di Paolo Bettini, Salvatore Commesso e Stefano Zanini).
1
Armstrong
2 Ullrich a 6'02"
3 Beloki a 10'04"
4 Moreau a 10'34"
5 Heras a 11'50"
|
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