Gestione dell'attivazione (AROUSAL)
della Dr.ssa Marina Gerin
Con il termine arousal è indicata in psicofisiologia l’intensità dell’attivazione fisiologica e comportamentale dell’organismo: quando l’organismo deve effettuare una prestazione deve attivarsi, cioè mettere in moto una serie di processi caratteristici dello stato di arousal;
essi sono:
1) aumento della vigilanza e dell’attenzione (attivazione del sistema nervoso centrale)
2) i muscoli si preparano allo sforzo (attivazione del sistema muscolo-scheletrico)
3) cuore e polmoni si attivano per sopportare lo sforzo (sistema vegetativo simpatico)
L’energia psichica è l’attivazione della mente e sta alla base della motivazione; quando è associata ad emozioni come eccitazione e felicità è positiva, quando è associata ad emozioni come ansia e rabbia è negativa.
Lo stato di stress si verifica quando gli atleti intuiscono che c’è uno squilibrio tra quello che è chiesto loro di fare (sfida) e quello che invece essi sentono di essere capaci di fare (livello di abilità). Ricordo che anche l’allenatore può essere sottoposto a stress ed essere iper o ipo - attivato come i suoi atleti; si renderà quindi necessario adottare delle strategie per abbassare o incrementare anche il livello di attivazione dell’allenatore per permettergli una direzione accurata ed equilibrata durante la gara.
Lo stato di flow è il livello ottimale dell’energia psichica associato ad un adeguato livello di stress (il cosiddetto eustress o stress positivo) ; il flow è caratterizzato da un arousal (attivazione) funzionale al raggiungimento dell’obiettivo sportivo.
Nello stato di flow l’attenzione è orientata sul compito, l’atleta non è disturbato dai propri pensieri poichè è completamente assorbito dalla sua attività, ed infine l’atleta sente di controllare le proprie azioni.
Nel ciclismo, sport di situazione, vi è l’esigenza di variare il grado di arousal conformemente ai mutamenti situazionali.
Un BASSO LIVELLO DI AROUSAL è necessario :
prima di praticare una tecnica di visualizzazione (il giorno prima della gara e mezz’ora prima della partenza);
quando risulta fondamentale un’ampia analisi percettiva per decidere e reagire in modo rapido (quando si osservano gli spostamenti degli avversari, vale a dire nella maggior parte del tempo di gara);
quando si deve eseguire un movimento tecnico accurato (durante i cambi di rapporto, le frenate, la messa a punto di una strategia di gara).
Un MODERATO LIVELLO DI AROUSAL è necessario:
quando i velocisti si preparano allo sprint (compito di elevato impegno, alto dispendio energetico, coordinazione fine dei movimenti e strategie complesse di percezione e decisione ; uno stato di eccitazione eccessivo comprometterebbe la performance);
nella durata del tempo di gara le migliori prestazioni si hanno con un moderato livello di ansia.
Un ALTO LIVELLO DI AROUSAL :
può anche essere tollerato nelle attività più semplici e di minore precisione motoria;
può essere trasformato a proprio vantaggio da percezioni negative di ansia e rabbia ad eccitazione positiva e piacevole.
SEGNALI TIPICI DI UNA IPER - ATTIVAZIONE:
- Ansietà
- Tensione e rigidità muscolare
- Aumento della frequenza cardiaca, respiro irregolare, innalzamento della pressione arteriosa
- Affaticamento precoce
- Scarso controllo delle proprie reazioni emotive (scatti di rabbia)
- Difficoltà di concentrazione e di attenzione
- Attenzione spostata sui fattori distraenti esterni (ambiente) o interni (idee negative)
STRATEGIE PER ABBASSARE IL PROPRIO LIVELLO DI ATTIVAZIONE:
- Effettuare esercizi per mantenere bassa la frequenza respiratoria (respirazione profonda e regolare)
- Esercizi di rilassamento muscolare
(mezz’ora prima della gara oppure sulla bicicletta durante eventuali fasi stressanti di gara)
- Esercizi di focalizzazione dell’attenzione
- Esercizi di deconcentrazione dai fattori distraenti
- Sviluppare un atteggiamento mentale positivo
SEGNALI TIPICI DI UNA IPO - ATTIVAZIONE:
- Sensazione di mancanza di energia (l’atleta si sente spento, fiacco)
- Scarsa concentrazione (distrazione, attimi di confusione psicologica, indecisione)
- Troppa riduzione della tensione e dell’ansia (mancanza di stimoli)
- Disinteresse e demotivazione
- Noia e pigrizia
- Scarsa valutazione del tempo e incapacità di anticipazione
(l’atleta non si inserisce nella fuga, non scatta, non effettua lo sprint)
- Sensazione psichica di impotenza (è inutile tentare, tanto non ce la faccio)
STRATEGIE PER AUMENTARE IL PROPRIO LIVELLO DI ATTIVAZIONE:
- Effettuare esercizi per mantenere alta la frequenza respiratoria (respirazione rapida e frequente)
- Esercizi di mobilizzazione (prima della partenza e in corsa)
- Revisione mentale dei propri obiettivi e visualizzazione del percorso (prima della gara)
- Linguaggio interno positivo
- Con l’uso della visualizzazione recuparare stati emotivi positivi di esperienze passate
Dott.ssa Marina Gerin Birsa
Psicologa ad indirizzo clinico e di comunità - Psicologa dello Sport
E–Mail [email protected]
Centro regionale di psicologia
dello sport del Friuli
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