Ciclismo - Preparazione al Ciclismo





Coppi, Fausto (Castellania, Alessandria 1919 - Tortona 1960), campione di ciclismo italiano, vinse 110 corse di cui 53 per distacco. Il suo arrivo solitario sui grandi traguardi era annunciato con una frase che è entrata nella storia: "Un uomo solo al comando, la sua maglia è biancoceleste, il suo nome Fausto Coppi!". Il grande ciclista si aggiudicò due volte il Tour de France nel 1949 e nel 1952 e cinque volte il Giro d'Italia (nel 1940, 1947, 1949, 1952 e 1953) e fu uno dei cinque ciclisti al mondo, con Merckx, Roche, Hinault e Indurain, ad aver vinto Giro e Tour nello stesso anno. Al suo attivo vi furono tre volte la Milano-Sanremo (1946, 1948, 1949), cinque Giri di Lombardia (1946-1949, 1954), due Gran premi delle Nazioni (1946, 1947), una Parigi-Roubaix (1950) e una Freccia vallone (1950). Morì per una malaria contratta durante un viaggio in Egitto e non diagnosticata in tempo. La sua storia di ciclista, caratterizzata dalla rivalità-alleanza con Bartali, e le vicende della vita privata, segnata dalla relazione segreta con la "dama bianca", hanno fatto del leggendario ciclista una figura che, ben al di là del fatto sportivo, può dirsi veramente rappresentativa dell'Italia degli anni Cinquanta.

La sua storia:

Fausto Angelo Coppi nacque a Castellania, località a quota 380 in provincia di Alessandria, alle ore 17 del 15 settembre 1919.

Prima occupazione: garzone di salumeria

Il l luglio 1937 disputò la prima corsa sul tracciato Castellania (Boffalora), Sarezzano, Tortona, Villalvernia, Castellania (Boffalora): si ritirò per l'afflosciamento di una gomma

Prima squadra da professionista: Legnano. Poi difese i colori delle seguenti squadre: Bianchi, Carpano, Tricofilina: alle ultime due abbinò il proprio nome Sì legò alla S. Pellegrino alla fine del '59, prima di recarsi nell'Alto Volta, da dove tornò ammalato, e fece in tempo a posare accanto a Bartali per fotografie destinate al rilancio della coppia: i due si ritrovavano nella medesima industria a venti anni di distanza.

Capacità respiratoria: media 6.500 cc., frequentemente 6.600 e 6.700 cc. Alt. mt. 1,87, peso - forma Kg. 76 Torace: massima 102, minima 94.

Militare a Tortona (Alessandria), appartenente al 38° Reggimento di fanteria della Divisione Ravenna (Caserma Passalacqua) Caporale della terza squadra di un plotone in quadrato nella compagnia agli ordini di Fausto Bidone. Prigioniero degli inglesi in Africa, a Capo Bon. 1117 maggio 1943 venne internato a Megez el Bab, poi trasferito al campo di concentramento di Blida, nei pressi di Algeri. 

Il 1° febbraio 1945 s'imbarcò sul piroscafo < Città di Orano > che lo riportò in Italia, a Napoli, in quarantotto ore.

Il 22 novembre 1945, a Sestri Ponente, si unì in matrimonio alla signorina Bruna Ciampolinì (prima tappa del viaggio di nozze a Varazze)

Padre di Marina, nata l'11 novembre 1947 e di Faustino, nato il 13 maggio 1955.

Cessò di vivere alle 8,45 del 2 gennaio 1960. E' sepolto a Castellania (AL).

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