Ciclismo - Preparazione al Ciclismo





Downhill per cominciare
di Stefano Sartini

Una delle mie prime gare cross - country, nel lontano 1989 (in Italia la specialita� Downhill non esisteva ancora ufficialmente), si e� svolta su un tracciato primordiale che prevedeva una lunga e snervante salita seguita da
un breve tratto di saliscendi in quota e un�altrettanto lunga e impegnativa discesa.

All�epoca pesavo dieci chili meno e mi allenavo abbastanza regolarmente e nonostante questo nel tratto in salita "arrancavo" nelle ultime posizioni superato da atleti con delle gambe impressionanti che sembravano masticare la salita.

Buffamente poco dopo l�inizio della parte in discesa, mentre sfinito lasciavo andare la bici piu� che altro a causa
dei riflessi annebbiati, ritrovavo questi "macigni" che scendevano in maniera veramente goffa arroventando i cerchi con i pattini dei freni.

Ancora oggi, nonostante le moderne tecniche di allenamento che si sono nel frattempo sviluppate, continuo a vedere fior fiore di atleti potentissimi in salita che si fanno superare in discesa da atleti mediocri, perdendo tutto il vantaggio acquisito.

Purtroppo i tracciati di gara prevedono quasi sempre percorsi misti.

Gli atleti che vincono eccellono, chi piu� chi meno, sia in salita che in discesa, tanto che molti di loro non sfigurerebbero in una Downhill.

Eppure la stragrande maggior parte dei cross-countristi nostrani non ha mai preso parte ad una gara di discesa e neppure e� mai stato a vederla.

A parer mio invece e� possibile migliorare con l�allenamento anche questa caratteristica tecnica.

La conferma mi e� venuta questa estate quando due miei amici hanno cominciato a seguirmi nelle mie passeggiate in
mountain bike.

Durante le prime uscite erano terrorizzati appena le pendenze cominciavano ad accentuarsi, poi lentamente, riprovando gli stessi percorsi modificando la posizione in sella, l�assetto della bici e con qualche consiglio, hanno preso confidenza con le sensazioni della discesa, l�andatura e� aumentata e la soddisfazione pure!

Cosi� dopo soli due mesi di uscite si sono divertiti nel loro primo Dual Slalom riuscendo anche a non
arrivare ultimi.
Oggi ritengo che sia molto piu� facile avvicinarsi alla discesa e quindi usare anche le gare DH come allenamento per il cross-country.

Certamente chi comincia non deve fare come me: la mia prima gara DH e� stata la finale del primo Gran Prix (internazionale quindi!), ovviamente io neanche lo sapevo!
Con la mia bici completamente rigida (1992) sono finito rovinosamente dentro il bosco.

Oggi dicevo, ci sono gare easy-downhill, che si svolgono nell�arco della stessa giornata, e soprattutto il mercato offre delle belle bici free-ride adattissime sia a lunghe escursioni che ad affrontare in tutta sicurezza le prime gare.
Qualcuno potrebbe obiettare che nell�insieme il downhill sia piu� dispendioso del cross-country.

In parte e� vero perche� da buoni italiani vogliamo sempre il massimo anche se siamo dei principianti.

Volete provare l�ebbrezza della discesa? Seguite questi semplici consigli:

  1. se non possedete o non volete acquistare una bici free-ride, date un occhiata al mercato dell�usato che e� fiorente; con una spesa intorno al milione e mezzo vi portate a casa un�ottima bici delle stagioni precedenti e poche gare alle spalle, adattissima per le prime esperienze
  2. i pantaloni invernali e una maglia leggera a maniche lunghe vanno benissimo basta aggiungere le protezioni dei Roller-Blade alle ginocchia e gomiti (costo irrisorio) e un paio di guanti da motocross;
  3. fondamentale e� la pettorina, meglio quella rigida che oltretutto si trova usata nei negozi di motocross intorno alle 50.000 lire
  4. per cominciare si puo� usare il normale casco, poi frequentando l�ambiente e� facilissimo trovarlo usato o comunque a buon prezzo
  5. e� di fondamentale importanza osservare la tecnica di guida dei piloti navigati nei passaggi piu� complessi.

Per ora divertitevi in discesa, nulla e� precluso,
tutto si migliora! E�.lascia che la terra venga a te (motto dei discesisti).


dr. Stefano Sartini

Ist.Anatomia e Fisiologia
Universita� di Urbino
I-61029 Italy
tel 0039-722-304267
fax 0039-722-304226

e-mail:[email protected]

 

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