Potenza aerobica e soglia anaerobica
di Stefano Serni
E' possibile conoscere la propria "cilindrata"
(potenza aerobica) con metodi semplici e alla portata di tutti, e confrontare
poi i dati ottenuti con quelli dei campioni.
La potenza aerobica � la capacit� di compiere lavoro
in regime aerobico, cio� consumando ossigeno.
Quando, ad esempio, facciamo una passeggiata,
l'energia che consumiamo deriva dal bruciare il carburante (soprattutto grassi)
con l'intervento dell'ossigeno. Uno sforzo di questo tipo normalmente pu�
essere protratto per diverse ore, senza affanno respiratorio (a parte la
stanchezza generale).
Se aumentiamo l'andatura, anche la richiesta di
ossigeno aumenta, e lo possiamo notare dal fatto che il respiro si fa pi�
frequente e profondo.
Se aumentiamo ancora di pi� la velocit� iniziando a correre, le cose si fanno
ancora pi� evidenti (nel frattempo il carburante � divenuto una miscela
contenente anche i carboidrati).
Ad un certo punto le richieste di ossigeno da parte dell'organismo supereranno
una data soglia, oltre la quale lo sforzo non potr� durare che qualche decina
di minuti.
Si tratta della soglia anaerobica , al di l� della
quale l'ossigeno da solo non basta pi� a bruciare il carburante necessario (ora
soprattutto carboidrati) per sostenere questo sforzo.
Intervengono allora altri meccanismi anaerobici a sostegno, che comportano per�
la produzione di acido lattico che si accumula sempre pi� nei muscoli sino a
che questi non ce la fanno pi� a continuare il lavoro.
La massima potenza aerobica (o massimo consumo di ossigeno) � dunque la capacit�
massima di compiere lavoro consumando ossigeno.
Un centometrista ovviamente compie uno sforzo molto pi�
grande di un maratoneta che corre per 100 metri, ma si tratta di uno sforzo
completamente anaerobico (che pu� durare al massimo qualche decina di secondi).
La caratteristica di un campione di fondo
(ciclismo, maratona, ecc.) � quella di avere una potenza aerobica molto pi�
elevata di una persona normale, e analogamente una soglia anaerobica pi� alta,
e quindi la capacit� di sostenere uno sforzo molto pi� grande in ambito
aerobico (mentre invece un sedentario avr� oltrepassato la propria capacit� di
sostenere uno sforzo di tipo aerobico).
Ad esempio, se un sedentario corre 5 km in 30 minuti,
consumer� grosso modo la stessa quantit� di energia di un alteta di stessa
corporatura, per� l'altleta sar� in grado di correre i 5 km ad esempio in 15
minuti in regime aerobico, mentre il sedentario - se mai ce la far� a compiere
una simile prestazione - avr� senza dubbio superato la propria soglia
anaerobica gi� dopo pochi minuti e dovr� presto fermarsi in debito di
ossigeno. Per fare un'analogia con i motori � come se l'atleta avesse una
cilindrata superiore.
Se vogliamo fare alcuni numeri possiamo dire che
mentre in un sedentario dei valori tipici di max. potenza aerobica sono compresi
tra i 2 ed i 3,5 litri di ossigeno al minuto, un atleta ha all'incirca dei
valori doppi: dai 4 ai 6 litri/minuto (con punte di 7 l/min per gli atleti di
altissimo livello).
soggetto |
max potenza aerobica in litri/minuto |
sedentario |
2 - 3,5 l/min. |
atleta |
4 - 6 l/min. |
atleta professionista |
7 l/min. |
Cosa significa un consumo di ossigeno di 2,5 l/min. ?
Ogni litro di ossigeno consumato al minuto equivale ad
un consumo di energia di 5 kcalorie al minuto (5.000 cal/min.), e quindi 2,5 l/min
corrispondono a 12,5 kcal/min che, moltiplicate per 60 corrispondono a 750
kcal/ora. Dividendo per 75 kg si hanno 10 kcal/kg ora.
Dato che 1 Kcal/kg ora corrisponde ad una velocit� di 0,9 kmh, 10 kcal/kg ora
equivalgono ad un'andatura di 9 km/h. Questo valore per� rappresenta il limite
massimo teorico che non potr� mai essere raggiunto in condizioni completamente
aerobiche.
Ad impedirlo c'� la soglia anaerobica che normalmente si attesta sul 75 % del
massimo consumo di ossigeno: nel nostro caso a 1,9 l/min = 7,5 Kmh; rimanendo al
disotto dei 7,5 kmh l'acido lattico che si forma nei muscoli non si accumula pi�
di tanto dato che viene trasportato via dal sangue (verso il fegato dove in
parte viene riconvertito in glicogeno).
Lo sforzo potr� durare parecchie decine di minuti.
Superare i 7,5 kmh significher� invece far durare lo sforzo pochi minuti. Con
l'allenamento si pu� migliorare sia la max. potenza aerobica (al massimo di
circa il 15-20%) che la soglia anaerobica (fino all'85 % della max. potenza
aerobica), per cui, da 2,5 l/min si potr� passare a 3 l/min, mentre la soglia
anaerobica potr� arrivare a circa 2,5 l/min che corrispondono a 9 kmh: ora si
potr� correre a 9 kmh o poco meno, rimanendo in condizioni aerobiche.
Un atleta d'�lite (dello stesso peso corporeo di 75 kg), con una max. pot. aer.
di circa 6 l/min e con una soglia anaerobica al 90 % potr� correre ad una
velocit� di 20-22 kmh per qualche decina di minuto con tempi di circa 14 min.
sui 5.000 metri e di circa 28 min. sui 10.000.
Per la maratona, che dura qualche ora, si dovr� stare ben al di sotto della
soglia anaerobica!
Per quanto riguarda il ciclismo c'� da considerare
l'aerodinamica e/o le salite, per cui la questione � pi� complicata (ma forse
anche pi� interessante).
Bisogna tenere presente che tutti questi calcoli non
possono essere considerati esatti in modo assoluto, dato che la variabilit�
individuale complica non poco le cose. Per� la realt� non � molto distante
dalla teoria, potrete constatarlo su voi stessi o sui parametri fisiologici dei
campioni.
di Stefano Serni
e-mail: [email protected]
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http://space.tin.it/sport/steserni
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